Ci sono piccoli inestetismi, o segni di invecchiamento, che la medicina estetica può essere sufficiente a correggere, rinfrescando l’aspetto con un procedimento medico non invasivo; a volte il procedimento chirurgico può essere indicato ma non desiderato dal paziente, e anche in questo caso possiamo ottenere con la medicina estetica un risultato migliorativo, attenuando gli inestetismi.
Con l’invecchiamento la cute si assottiglia e perde di tonicità e di elasticità formando pieghe e rughe cosiddette “di espressione”, dovute in realtà ad una perdita di collagene, elastina e acido ialuronico, e dunque legate ad una perdita o impoverimento o cedimento delle linee armoniche del profilo.

In questi casi si può ricorrere alla medicina estetica, attraverso interventi ambulatoriali che hanno finalità “anti-aging”, e che a fronte della minore invasività hanno una durata limitata nel tempo, comunque quantificabile e prevedibile. Questi interventi consistono nella infiltrazione sotto la cute di sostanze riempitive dette “filler”, oppure di fili con effetto tensore, la mia scelta è quella di usare esclusivamente  prodotti di sintesi che vengono riassorbiti dall’organismo, e questa caratteristica spiega sia i vantaggi che i limiti dell’intervento: nel tempo la sostanza viene riassorbita e quindi l’effetto non è permanente, ma nell’essere riassorbita genera un effetto antiossidante e bioristrutturante, rinforzando quindi la capacità della pelle di rigenerarsi rinnovandosi;  quindi il trattamento può essere ripetuto con sicurezza, a scadenze programmabili.
Due elementi sono fondamentali in questo tipo di interventi: l’utilizzo di materiali riassorbibili di elevata qualità, e la modalità di collocamento, che non solo riempie vuoti o tonifica, ma può far risaltare dettagli anatomici dando un risultato non solo di recupero, ma di enfasi della microanatomia.
Il filler viene iniettato in piccolissime dosi nelle regioni interessate mediante una siringa dotata di un ago molto sottile.
La misura, la localizzazione e l’orientamento delle iniezioni è questione delicata, che io valuto insieme al paziente con attenzione: un effetto sproporzionato alla struttura del viso o del corpo può generare un effetto artificiale, innaturale, anche se temporaneo, che va a scontrarsi con l’obiettivo del procedimento stesso. Mentre un trattamento medico ben calibrato dà risultati decisamente validi, e a volte anche sorprendenti e al di là delle aspettative, restituendo un viso giovane e luminoso.

FILLER : QUALE?
I filler sono dei materiali di riempimento che vengono iniettati all’interno delle rughe per colmare mancanze di tessuto sottocutaneo. La mia scelta è quella di utilizzare soltanto filler e fili tensori riassorbibili, che escludono reazioni da corpo estraneo. Si tratta di granulomi che si possono manifestare anche a distanza di tempo dall’operazione, e che non possono essere recuperati se non con interventi chirurgici invasivi.
I filler riassorbibili vengono appunto gradualmente riassorbiti dall’organismo: l’effetto quindi non è permanente, ma nell’essere riassorbita genera un effetto bio-ristrutturante, rinforzando quindi la capacità della pelle di rigenerarsi rinnovandosi. Dunque il trattamento può essere ripetuto con sicurezza, a scadenze programmabili.  I filler riassorbibili consentono inoltre al paziente di scegliere ogni volta se proseguire il trattamento o tornare alla propria condizione naturale
I filler che utilizzo sono a base di l’acido ialuronico; esistono anche filler riassorbibili a base di collagene ma presentano un rischio, seppur limitato, di reazioni allergiche.
L’ Acido ialuronico, oggi di origine non animale, trova indicazione nella correzione delle rughe espressive del viso e può essere utilizzato, inoltre, per restituire volume e contorno alle labbra, agli zigomi e per minimizzare esiti di cicatrici e acne.
L’acido ialuronico è una molecola presente negli spazi tra le cellule dei tessuti ed è essenziale per la formazione della matrice di collagene e di fibre elastiche e per il mantenimento dell’idratazione cutanea. Le alterazioni dell’acido ialuronico presente nella pelle contribuiscono, nel tempo, all’invecchiamento cutaneo. La sua struttura chimica è identica in tutti gli esseri viventi, per questo è totalmente biocompatibile. L’acido ialuronico che si usa nella medicina estetica è il frutto di complesse sintesi di laboratorio ottenute con l’ausilio di biotecnologie. L’effetto di riempimento e aumento di volume o attenuazione delle rughe è immediato; il filler però non è permanente ma viene metabolizzato e riassorbito gradualmente dall’organismo. La durata varia secondo la zona trattata, il tipo di preparato, la qualità della pelle, ma è possibile ripetere in tutta sicurezza il trattamento a scadenze programmabili.
Secondo il tipo di trattamento necessario si potrà utilizzare un acido ialuronico lineare a densità variabile a seconda dell’effetto che vogliamo ottenere di rivitalizzazione o di bioristrutturazione per migliorare l’aspetto della pelle superficiale e per le rughe superficiali; oppure un acido ialuronico “cross linkato”, che ha una densità maggiore, ottenuto attraverso un procedimento chimico che lo rende più stabile e più duraturo nel tempo adatto a riempire pieghe e rughe più profonde.

BIORIVITALIZZAZIONE E BIORISTRUTTURAZIONE
Si tratta di infiltrazioni di prodotti a base di acido ialuronico non cross linkato a concentrazione variabile.
La Biorivitalizzazione utilizza una tecnica di infiltrazione a ponfi, rivolta a migliorare la idratazione della cute, a base di acido ialuronico fluido non cross-linkato a bassa concentrazione.
La Bioristrutturazione utilizza una tecnica di infiltrazione lineare retrograda e a ventaglio, a base di acido ialuronico non cross-linkato denso ad alta concentrazione, che richiama una forte idratazione.
Entrambe sono adatte ad essere applicate a viso, decolleté e mani, con effetto idratante, tonico e elasticizzante: la scelta tra le due dipende da un esame attento della cute, e ovviamente dall’obiettivo che il paziente si propone.
Anche qui si possono utilizzare fili assorbibili di dimensioni variabile da applicare sia nelle regioni periorbitarie a migliorare le cosiddette “zampe di gallina”, per l’area compresa fra le due sopracciglia, guance e collo, con un effetto tensore e bioristrutturante, che può essere realizzato in associazione o meno all’inoculazione di acido ialuronico.

RIEMPIMENTO DI RUGHE, SOLCHI E  DEPRESSIONI O AVVALLAMENTI   
Un metodo non invasivo per correggere rughe e solchi  – causati dall’invecchiamento, o da lesioni, o anche soltanto dall’esposizione al sole – consiste nell’ iniettare acido ialuronico cross-linkato, aumentando così il turgore del tessuto molle e riempiendo depressioni ed avvallamenti presenti nelle zone più delicate del viso e del corpo:

  • naso-geniene:  le pieghe che dal margine laterale del naso vanno alla bocca
  • segno della marionetta : le pieghe che vanno dagli angoli della bocca al margine del mento
  • peribuccali: le rughe del contorno labbra
  • labbra: aumento del volume sia per il labbro inferiore che per il labbro superiore
  • zigomi: aumento volumetrico degli zigomi ripristinando la convessità del mezzo profilo
  • frontali: le rughe orizzontali della fronte
  • glabellari: la ruga verticale tra le sopracciglia
  • perioculari: le cosiddette zampe di gallina
  • mentoniere: le rughe del mento
  • rughe del collo: i classici “anelli di Venere” del collo
  • asimmetrie nel tronco
  • asimmetrie negli arti
  • esiti cicatriziali

L’impiego di materiali di riempimento può essere abbinato ad altre procedure quali la tossina botulinica (botulino), i peeling e la biorivitalizzazione/bioristrutturazione.

BOTULINO
L’utilizzo di botulino permette di raggiungere una denervazione chimica selettiva e temporanea del muscolo trattato: si ottiene l’effetto di mio-rilassare i muscoli frontali del volto e quindi si attenuano le rughe ma non si compromette l’espressione mimica del volto. Con la tossina botulinica sarà inoltre possibile modificare il disegno del sopracciglio, grazie all’innalzamento della coda dello stesso, ottenendo così uno sguardo più aperto.  I prodotti approvati dal Ministero della Sanità sono:  Azzalure, Vistabex, Bocouture.
Un effetto importante della tossina botulinica è quello che si ottiene correggendo gli atteggiamenti mimici che favoriscono la comparsa di pieghe e rughe, e portando così il paziente a “disimparare” i movimenti mimici che hanno effetti sfavorevoli. E’ fondamentale andare a rilassare soltanto piccole aree di muscolo, in modo da distendere le pieghe e rughe del viso senza compromettere l’espressività e la mimica facciale.

PEELING O DERMOABRASIONE
Il peeling chimico può essere indicato in casi di acne e cicatrici da acne, dermatite e dermatite seborroica, invecchiamento cutaneo, cheratosi,  smagliature, discromie.
E’ un trattamento che agisce essenzialmente sull’epidermide, lo strato più superficiale della pelle, e solo in peeling più aggressivi si può arrivare fino allo strato più superficiale del derma papillare. Con il peeling vengono rimossi i cheratinociti e si stimola il ricambio cellulare, con il risultato di ottenere una pelle più giovane e fresca. Nei peeling più aggressivi si va in profondità nello spessore totale dell’epidermide fino allo strato basale: in questa maniera vengono eliminate, oltre alle cellule dello strato più esterno come i cheratinociti e le cellule dello strato lucido, anche quelle dello strato granuloso fino ad arrivare allo strato germinativo, fra cui troviamo i melanociti e i melanofori. Il risultato finale sarà una pelle visibilmente più giovane, levigata e fresca grazie ad una produzione di collagene e di elastina. Possono risolversi così anche eventuali iperpigmentazioni o macchie cutanee.

Alternativa al peeling chimico è la dermoabrasione che esegue la stessa azione di rimozione dell’epiderma e del derma superficiale, con profondità variabile a seconda del risultato che si vuole conseguire. Il procedimento dà un effetto di levigatura con un eccellente miglioramento delle piccole rughe o di esiti cicatriziali come quelli dovuti all’acne. A differenza del peeling chimico la dermoabrasione è un procedimento chirurgico, che provoca una escoriazione superficiale della cute e viene effettuata con l’impiego di apposito strumentario chirurgico dedicato.
La prima visita serve a valutare lo stato della cute e di conseguenza scegliere, in accordo con il paziente, il procedimento più compatibile e più adatto a raggiungere il risultato desiderato.

SMAGLIATURE E CELLULITE
Le cosiddette smagliature si verificano quando la pelle è tesa oltre i suoi limiti elastici per lunghi periodi di tempo, come nel caso di gravidanza, o di aumento e perdita rapida di peso; per predisposizione genetica e per azione degli estrogeni, ormoni femminili.  Si tratta di lesioni a carico del derma, di fratture vere e proprie del derma, che fanno sì che la cute perda la sua continuità, con conseguente perdita di elasticità. La cute sana queste micro fratture con un processo di cicatrizzazione, che si mostra con smagliature dapprima rosate, e nel tempo bianche. Le smagliature si localizzano in punti critici come il seno, i fianchi, la schiena, l’esterno e l’interno coscia, i glutei.

Come le cicatrici le smagliature possono essere migliorate con la distensione con riempimento, oppure asportate con la chirurgia, convertendo tante smagliature parallele in una unica cicatrice. Quando sono localizzate sull’addome è possibile asportare la relativa porzione di cute interessata; quando sono localizzate sui fianchi e sulle cosce si dovrà valutare se mantenerle distese magari con riempimento a base di acido ialuronico e con biorivitalizzazione e/o bioristrutturazione, per dissimularne la presenza, o se asportarle chirurgicamente. Si tratta in entrambi i casi di procedimenti medici, la cui efficacia va valutata con attenzione in sede di prima visita assieme al paziente.

La cellulite, invece, è causata da un accumulo di grassi e acqua sotto la pelle in alcune zone del corpo, favorita dagli estrogeni, ormoni femminili che trattengono i liquidi. La prima visita serve per valutare con attenzione il tipo di cellulite, la consistenza, la localizzazione e l’estensione, l’associazione a edema, o a ritenzione di liquidi , per arrivare a individuare insieme al paziente l’intervento risolutivo più opportuno.  

Il trattamento medico estetico è la cavitazione, che consiste nella emissione di ultrasuoni che sciolgono e ammorbidiscono il tessuto. Questo stesso trattamento si applica anche in preparazione dell’intervento chirurgico, quando la criticità della situazione porti a decidere di percorrere questa strada.

Quando la cellulite è accompagnata da significativa ritenzione di liquidi, un trattamento efficace è la mesoterapia drenante, che consiste nella iniezione di farmaci, che sono scelti in funzione del tipo di trattamento da realizzare e inoculati nel sottocute.
Una ulteriore possibilità di trattamento della cellulite è la micro liposuzione. In questo caso si tratta di un procedimento chirurgico vero e proprio, che consiste in una lipo-aspirazione effettuata attraverso microcannule. Questo procedimento serve a rompere i lobuli adiposi sottocutanei, e ad uniformare il tessuto sottocutaneo per renderlo più levigato ed omogeneo.

TRATTAMENTO DI CAPILLARI – SCLEROTERAPIA
Quello che chiamiamo comunemente ‘inestetismi da capillari’, non sono altro che teleangectasie, cioè dilatazioni dei vasi più sottili del microcircolo venoso degli strati superficiali; normalmente invisibili, e quando si dilatano diventano evidenti, ed esteticamente sgradevoli.  La dilatazione può essere causata da insufficienza venosa, da sovrappeso, da una stazione eretta eccessivamente prolungata, da gravidanza.
Il trattamento per eliminare questo inestetismo è la scleroterapia, che consiste nell’iniettare nei ‘capillari’ una sostanza che provoca una reazione infiammatoria e la conseguente chiusura del capillare – che si risolve nell’arco di poche settimane. Il trattamento non comporta alcun rischio perché tocca il circolo venoso superficiale, mentre il sangue venoso torna al cuore passando in gran parte dal circolo venoso profondo.

TRATTAMENTO DI COUPEROSE
La couperose è formata da piccoli capillari dilatati a carico del viso, per lo più localizzati sulle guance, sul mento, sul naso e sulla fronte.  Un miglioramento netto si ottiene trattando i capillari più evidenti con un trattamento di vaporizzazione utilizzando un macchinario elettromedicale dedicato a radiofrequenza. Con alcune sedute con questo trattamento il miglioramento è significativamente importante. Una ottima alternativa è il trattamento con il laser al diodo, con risultati ottimi e costi contenuti.